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Un paio di settimane fa interpretai alcuni eventi come un possibile, atteso, salutare ritorno alla politica dopo decenni di americanizzazione forzata (e forzista: iniziò tutto con Berlusconi e il suo Giovanni Battista, Pannella) e di dominio del gossip, delle cazzate, dell’individualismo antistatalista. Mi sbagliavo. I silenzi di Draghi non avevano niente a che vedere con la prudenza e la dissimulazione che caratterizzano la buona politica: semplicemente il personaggio non avrebbe saputo cosa dire e non lo sa neanche adesso.
Il governo italiano sostenga presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) la proposta di India e Sudafrica di esentare dal brevetto i prodotti utilizzati per combattere la pandemia da Covid-19 e in particolare i vaccini. Alla fine del secolo scorso, il monopolio della proprietà intellettuale nel trattamento per l'HIV ha ritardato di ben 10 anni la cura con la terapia antiretrovirale salvavita delle persone affette da HIV in Africa, America Latina e Asia rispetto a quelle che vivevano negli Stati Uniti, Unione Europea, Svizzera, Regno Unito e Giappone. Ciò ha portato a milioni di morti tra la fine degli anni '90 e la metà degli anni 2000, fino a quando le barriere dei brevetti non sono state abolite e sono diventati disponibili i farmaci generici per il trattamento dell'HIV.
Come hanno Fatto a votare Draghi?
Scritto da Giovanni Maria CalabrettaOggi ho letto il discorso di Draghi. La mia domanda è: come hanno fatto ad applaudirlo Renzi, Salvini, Forza Italia? Stralcio n. 1 dal discorso di Mario Draghi oggi al Senato.(dedicato a Renzi&Salvini) "Ringrazio altresì il mio predecessore Giuseppe Conte che ha affrontato una situazione di emergenza sanitaria ed economica come mai era accaduto dall’Unità d'Italia."
A) "Habemus Papam!" Quando ho scritto questa breve nota, sei mesi fa, dopo aver letto il discorso del Prof. Draghi a Rimini, non immaginavo che il medesimo avrebbe avuto le chiavi del potere in Italia, in così breve tempo. E' gente svelta! Non si perde in chiacchiere! Il flusso di risorse all'Italia, strappato a una Europa riluttante dalla saggezza e tenacia del Prof. Conte. non si poteva lasciare gestire a "quattro ragazzi scappati di casa"! Liberarsi di Conte era l'imperativo categorico! L'operazione, a lungo covata da forze esterne e pezzi di maggioranza in combutta fra loro, non poteva realizzarsi in presenza di un Governo Conte, che godeva di un indubbio prestigio e consenso di popolo e, quel che più conta, di una maggioranza solida alla Camera e, sia pur relativa, al Senato.
Mi sono letto il discorso integrale del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Discorso ineccepibile, se non fosse che è mancata all'appello una parolina come "mafie" mentre il termine "corruzione" è stato accostato e relegato ad una più generica riforma della giustizia. Come se la lotta a questi fenomeni criminali non sia prioritaria. Nonostante l'economia criminale ed illegale, dati alla mano, è di fatto una delle principali cause dell'eterna e profonda crisi del nostro Paese.
Il pubblico che ha assistito alle manovre renziane è come quello delle gare sportive: giudica l’agire politico come un gioco, per vedere vincere e cadere. L’adrenalina dei media mentre ci traghettato in questa giostra (che è la crisi di governo) non è diversa da quella che agita i balinesi che assistono al combattimento dei galli.
La Democrazia Sostanziale - la sanità in Calabria
Scritto da Luigi VillaniSi fanno tante belle parole sulla democrazia; a noi piace la Democrazia Sostanziale. Esordisce così Paolo Palma, presidente dell’associazione Dossetti di Cosenza in occasione dell’evento on line per presentare una proposta sulla Sanità in Calabria tenuto in data 29/01/2021 al quale sono stato invitato a partecipare. Parto da quest’affermazione per esprimermi e per dare un contributo alla discussione. <>. Una pregiata iniziativa durante la quale il dott. Mario Bozzo ha esposto il progetto suscitando in me molto interesse; poiché da tempo (spero al pari di altri) sostengo posizioni simili. Riutilizzare cioè le strutture sanitarie esistenti, disseminate per tutto il territorio, al fine di rilanciare le prestazioni sanitarie in Calabria ormai arrivate a livelli minimi indicibili che tutti conosciamo. Quelle stesse strutture sanitarie che nel corso degli anni sono state ridotte e/o dismesse a causa di politiche indegne che miravano al risparmio piuttosto che ad assicurare quei diritti che l’art. 32 della Costituzione sancisce a favore dei cittadini.
Fra gli sbagli più gravi che un prigioniero potesse commettere c'era senz'altro quello di guardare (osservare) i maltrattamenti inflitti a un altro prigioniero. In questo le SS sembravano totalmente irragionevoli; ma in realtà non era affatto così. Per esempio se un SS uccideva un detenuto e altri prigionieri osavano far mostra di aver visto quello che era accaduto sotto i loro occhi, istantaneamente essi avrebbero subito la stessa sorte.
No al Referendum sulla riduzione dei parlamentari
Scritto da Luigi VillaniLa presa di posizione della CGIL del NI al referendum lasciando libertà di voto lascia anche l’amaro in bocca. La giustificazione a tale posizione incerta sarebbe dovuta al fatto che in autunno starebbe per aprirsi una stagione di conflitto sociale forte per i CCNL e il referendum sarebbe divisivo tra i lavoratori e le lavoratrici, cosa che dovrebbe essere evitata. Nel passato Referendum Renzi-Boschi la CGIL si è pronunciata per il NO. Quindi anche in quel caso i lavoratori avrebbero potuto dividersi. Ovviamente la scelta di schierarsi per il NO al Referendum del 2016 teneva conto dell'attacco alla Costituzione e ai danni conseguenti che sarebbero insorti stante l'attacco alla democrazia di quella proposta referendaria. Oggi la CGIL avrebbe potuto guardare alle conseguenze di una modifica così importante come la riduzione dei parlamentari. Qualcuno potrebbe sostenere che i due referendum non sono la stessa cosa. E' vero. Ma hanno gli stessi effetti.
’Ordine Nuovo di Antonio Gramsci e il Nuovo Ordine di Casaleggio
Scritto da Marco MorosiniSeconda e ultima puntata del paragone tra l’Ordine Nuovo gramsciano e il Nuovo Ordine di Casaleggio. Il 2019 è l’anno del centenario dell’Ordine Nuovo di Antonio Gramsci. Ma è anche l’anno in cui i seguaci di Casaleggio e della sua visione “rivoluzionaria” si sono pienamente installati al governo. di Marco Morosini - docente di politica ambientale all'ETH di Zurigo. Dal 1992 per lunghi anni ispiratore e ghostwriter di Beppe Grillo, è autore di articoli, libri e testi per il teatro e la tv. Gli esperti - L’avversione dei vertici 5 stelle per i “radical chic”, gli “pseudo-intellettuali” e “i cervelli” si manifesta anche verso “gli esperti” e “i capaci”. “Dicono che siamo incapaci. Ma guardate come i capaci hanno distrutto questo Paese”. Abbiamo sentito questa frase molte volte. Si tratta di una delle formule con le quali i tecnici della propaganda 5 stelle hanno addestrato i loro politici. L’Onorevole Di Maio la ripeté perfino parlando (in Italiano) all’Università di Harvard il 3 maggio 2017. Nel dibattito seguìto a una sua conferenza in un club di studenti, Di Maio ostentò come un merito la sua mancanza di studi e ripeté due volte “Gli esperti li ho visti all’opera e abbiamo visto in che condizioni è l’Italia.”
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Il Flagello impone all'umanità un cambio di passo
Scritto da Domenico FerraroPandemie: appunti sparsi Per non dimenticare l’arretratezza del nostro quadro politico e le troppe domande inevase. Il dilagare del coronavirus in buona parte del globo ci porta a due constatazioni che, seppur apparentemente superficiali, contribuiscono ad inquadrare nella giusta luce il fenomeno. La prima, riguarda l’ampiezza del flagello. Il coronavirus non conosce i confini nazionali e neppure le ripartizioni amministrative degli stati, impedendo l’adozione di misure efficaci e soprattutto tempestive. La seconda, si ricollega alla constatazione di quanto poco ne sappiamo del virus: lo sviluppo della scienza, le conquiste tecnologiche, la crescita della ricchezza non ci hanno messo al riparo dal dilagare del flagello o ci ha offerto strumenti per fronteggiarlo. La storia, su questo versante, è ferma a quanto è stato detto o fatto, nel corso delle altre epidemie, a partire dalla prima che ci è stata tramandata dagli scritti dello storico Tucidide, che ha devastato la Grecia nel corso delle guerre del Peloponneso, passando per quelle romane, del ‘300 e del ‘600 ricordate dal Boccaccio e dal Manzoni, per giungere alla spagnola, emersa con il finire della prima guerra mondiale. Proveniente anche questa dall’oriente ma, ricordata con il nome della nazione che l’ha segnalata. Dalla lettura delle narrazioni storiche e dai resoconti, emergono due evidenze e una consonanza. Le evidenze riguardano la fragilità umana: il vuoto e il silenzio profondo che lasciano dietro di sé e l’incapacità della politica e dei medici a contrastarne l’espandersi. La consonanza, si ricollega alla disposizione che impone il distanziamento sociale che viene riportata come unica misura in grado di attenuare il fenomeno e, con maggior evidenza, applicata a partire dalla peste che ha colpito la penisola a partire dal 1629, con la calata dei lanzichenecchi riportata da Alessandro Manzoni. Su questo versante, l’umanità, non ha fatto passi avanti. Si è occupata d’altro, tesa a soddisfare le richieste edonistiche dell’esistere; sviluppando, da una parte, un modello economico estrattivo che ha aumentato la fragilità umana e, dall’altra, una politica di forti egoismi, che ha alzato ulteriori steccati ai confini, invece che adoperarsi per espungere quelli esistenti.
Sanità: a che punto è la notte? Alvaro Blardinelli intervista Stefano D'Errico presidente UNICOBAS
Scritto da Stefano D'ErricoScuola: a che punto è la notte? Se lo chiedono molti docenti, specie dopo che il Governo ha fatto capire di volerli inchiodare ai “device” — come galeotti al remo — mediante la “Didattica a Distanza” (“DaD”), persino quando l’emergenza sarà finita. Col suo libro “La Scuola distrutta: trent’anni di svalutazione sistematica dell’educazione pubblica e del Paese”, Stefano D’Errico chiarisce il percorso storico grazie al quale si è potuti arrivare al punto in cui siamo. Domande Perché i docenti italiani, se si parla di Scuola, non vengono nemmeno interpellati? Perché nell’Italia d’oggi si leggono articoli giornalistici con punteggiatura, sintassi, congiuntivi errati? Perché tanti giovani ignorano le basi del vivere civile e del rispetto per l’Altro? Perché i quiz televisivi rivelano un’ignoranza diffusa, tanto crassa e paga di sé da far sì che alcuni pongano la morte di Hitler nel 1989, mentre altri credono che Roosevelt fosse alleato col Duce? Come mai molti quarantenni non sanno collocare sulla carta geografica né Ferrara né Dubai, ma non hanno mai visitato la prima, mentre conoscono tutti i locali e le attrazioni della seconda? Perché i laureati d’oggi son mediamente più vacui di quelli di 30 anni fa? Perché raramente i loro discorsi si discostano dal quotidiano, dai prossimi cinque minuti, da un “orizzonte che si ferma al tetto”? Risposte
L'emendamento al DL 17/2020 che pone a riparo i politici. Nella fase di conversione del DL Cura Italia sottolineo due emendamenti ad opera dei parlamentari Paola Boldrini (che non ha nulla a che vedere con l’ex Presidente della Camera) e Stefano Collina componenti della 12° Commissione Permanente Igiene e Sanità ambedue del PD. Ambedue hanno proposto un emendamento il n. 1000/58 che pare sia un “sotto emendamento all’emendamento dello stesso Governo (n. 1.100) ove chiedono di aggiungere l’art. 16 bis formato da 4 commi. Questa la proposta:
Un gesto emblematico di una carenza legislativa a tutela delle donne e soprattutto delle donne in maternità. Il problema è serio. La notizia di un imprenditore di Bietntina (PI) che trasforma il contratto da tempo determinato a tempo indeterminato per una lavoratrice in maternità è una buona notizia che fa onore al datore di lavoro che ha tutelato un diritto della lavoratrice in maternità che lo Stato non tutela. La legge tutela la maternità. Il DLGS 151/2001 cosiddetto Testo Unico sulla Maternità, stabilisce che è nullo il licenziamento nei confronti della Lavoratrice madre nel periodo compreso tra l’inizio della gravidanza e il compimento di un anno di età del bambino. Divieto di licenziamento anche della Lavoratrice o lavoratore a causa della domanda o del godimento del congedo parentale o per malattia del bambino. Ed infine divieto di licenziamento del lavoratore padre sino al compimento di un anno di età del figlio nel caso in cui abbia usufruito del congedo di maternità in luogo della madre.