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Lettera ad uno di destra che accomuna i comunisti ai terroristi e alla mafia.
La seconda Guerra Mondiale voluta dai Fascisti e dai Nazisti è costata all'umanità oltre 71 milioni di morti. Vittime della guerra fra militari e civili. L’elenco delle razzie e delle esecuzioni di civili ad opera dei fascisti e dei nazisti è lungo. Uno per tutti fu proprio l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema dove donne, anziani e bambini furono uccisi nell’Agosto del 1944: Centinaia di cittadini italiani, ne sono stati riconosciuti 350 di cui 65 bambini.
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No al Referendum sulla riduzione dei parlamentari
La presa di posizione della CGIL del NI al referendum lasciando libertà di voto lascia anche l’amaro in bocca. La giustificazione a tale posizione incerta sarebbe dovuta al fatto che in autunno starebbe per aprirsi una stagione di conflitto sociale forte per i CCNL e il referendum sarebbe divisivo tra i lavoratori e le lavoratrici, cosa che dovrebbe essere evitata. Nel passato Referendum Renzi-Boschi la CGIL si è pronunciata per il NO. Quindi anche in quel caso i lavoratori avrebbero potuto dividersi. Ovviamente la scelta di schierarsi per il NO al Referendum del 2016 teneva conto dell'attacco alla Costituzione e ai danni conseguenti che sarebbero insorti stante l'attacco alla democrazia di quella proposta referendaria. Oggi la CGIL avrebbe potuto guardare alle conseguenze di una modifica così importante come la riduzione dei parlamentari. Qualcuno potrebbe sostenere che i due referendum non sono la stessa cosa. E' vero. Ma hanno gli stessi effetti.
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’Ordine Nuovo di Antonio Gramsci e il Nuovo Ordine di Casaleggio
Seconda e ultima puntata del paragone tra l’Ordine Nuovo gramsciano e il Nuovo Ordine di Casaleggio. Il 2019 è l’anno del centenario dell’Ordine Nuovo di Antonio Gramsci. Ma è anche l’anno in cui i seguaci di Casaleggio e della sua visione “rivoluzionaria” si sono pienamente installati al governo. di Marco Morosini - docente di politica ambientale all'ETH di Zurigo. Dal 1992 per lunghi anni ispiratore e ghostwriter di Beppe Grillo, è autore di articoli, libri e testi per il teatro e la tv. Gli esperti - L’avversione dei vertici 5 stelle per i “radical chic”, gli “pseudo-intellettuali” e “i cervelli” si manifesta anche verso “gli esperti” e “i capaci”. “Dicono che siamo incapaci. Ma guardate come i capaci hanno distrutto questo Paese”. Abbiamo sentito questa frase molte volte. Si tratta di una delle formule con le quali i tecnici della propaganda 5 stelle hanno addestrato i loro politici. L’Onorevole Di Maio la ripeté perfino parlando (in Italiano) all’Università di Harvard il 3 maggio 2017. Nel dibattito seguìto a una sua conferenza in un club di studenti, Di Maio ostentò come un merito la sua mancanza di studi e ripeté due volte “Gli esperti li ho visti all’opera e abbiamo visto in che condizioni è l’Italia.”
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Il Flagello impone all'umanità un cambio di passo
Pandemie: appunti sparsi Per non dimenticare l’arretratezza del nostro quadro politico e le troppe domande inevase. Il dilagare del coronavirus in buona parte del globo ci porta a due constatazioni che, seppur apparentemente superficiali, contribuiscono ad inquadrare nella giusta luce il fenomeno. La prima, riguarda l’ampiezza del flagello. Il coronavirus non conosce i confini nazionali e neppure le ripartizioni amministrative degli stati, impedendo l’adozione di misure efficaci e soprattutto tempestive. La seconda, si ricollega alla constatazione di quanto poco ne sappiamo del virus: lo sviluppo della scienza, le conquiste tecnologiche, la crescita della ricchezza non ci hanno messo al riparo dal dilagare del flagello o ci ha offerto strumenti per fronteggiarlo. La storia, su questo versante, è ferma a quanto è stato detto o fatto, nel corso delle altre epidemie, a partire dalla prima che ci è stata tramandata dagli scritti dello storico Tucidide, che ha devastato la Grecia nel corso delle guerre del Peloponneso, passando per quelle romane, del ‘300 e del ‘600 ricordate dal Boccaccio e dal Manzoni, per giungere alla spagnola, emersa con il finire della prima guerra mondiale. Proveniente anche questa dall’oriente ma, ricordata con il nome della nazione che l’ha segnalata. Dalla lettura delle narrazioni storiche e dai resoconti, emergono due evidenze e una consonanza. Le evidenze riguardano la fragilità umana: il vuoto e il silenzio profondo che lasciano dietro di sé e l’incapacità della politica e dei medici a contrastarne l’espandersi. La consonanza, si ricollega alla disposizione che impone il distanziamento sociale che viene riportata come unica misura in grado di attenuare il fenomeno e, con maggior evidenza, applicata a partire dalla peste che ha colpito la penisola a partire dal 1629, con la calata dei lanzichenecchi riportata da Alessandro Manzoni. Su questo versante, l’umanità, non ha fatto passi avanti. Si è occupata d’altro, tesa a soddisfare le richieste edonistiche dell’esistere; sviluppando, da una parte, un modello economico estrattivo che ha aumentato la fragilità umana e, dall’altra, una politica di forti egoismi, che ha alzato ulteriori steccati ai confini, invece che adoperarsi per espungere quelli esistenti.
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Sanità: a che punto è la notte? Alvaro Blardinelli intervista Stefano D'Errico presidente UNICOBAS
Scuola: a che punto è la notte? Se lo chiedono molti docenti, specie dopo che il Governo ha fatto capire di volerli inchiodare ai “device” — come galeotti al remo — mediante la “Didattica a Distanza” (“DaD”), persino quando l’emergenza sarà finita. Col suo libro “La Scuola distrutta: trent’anni di svalutazione sistematica dell’educazione pubblica e del Paese”, Stefano D’Errico chiarisce il percorso storico grazie al quale si è potuti arrivare al punto in cui siamo. Domande Perché i docenti italiani, se si parla di Scuola, non vengono nemmeno interpellati? Perché nell’Italia d’oggi si leggono articoli giornalistici con punteggiatura, sintassi, congiuntivi errati? Perché tanti giovani ignorano le basi del vivere civile e del rispetto per l’Altro? Perché i quiz televisivi rivelano un’ignoranza diffusa, tanto crassa e paga di sé da far sì che alcuni pongano la morte di Hitler nel 1989, mentre altri credono che Roosevelt fosse alleato col Duce? Come mai molti quarantenni non sanno collocare sulla carta geografica né Ferrara né Dubai, ma non hanno mai visitato la prima, mentre conoscono tutti i locali e le attrazioni della seconda? Perché i laureati d’oggi son mediamente più vacui di quelli di 30 anni fa? Perché raramente i loro discorsi si discostano dal quotidiano, dai prossimi cinque minuti, da un “orizzonte che si ferma al tetto”? Risposte
Blog
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L'America è vicina
Scritto da Francesco ErspamerL'America è vicina, sempre più vicina. Basta che continuiate a permettere a giornalisti pagati dalle multinazionali di esaltare senza contradditorio il libero mercato (chi si dissocia è un populista cioè un fascista e probabilmente razzista), il lavoro a cottimo (loro preferiscono parlare di sharing economy, così sembra che abbiano fatto la Bocconi), il lobbismo (un tempo lo chiamavamo corruzione) e i monopoli commerciali e finanziari (l'antitrust servì al capitalismo nazionalista, quello globalista non sa che farsene).
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Avanti Sardine!
Scritto da Antonio CaputoLe piazze si riempiono di persone giovani e meno giovani che fluiscono senza parole d'ordine precostituite e a prescindere da partiti quali essi non sono per dire no ,con pernacchio assortito mutuato da Eduardo De Filippo , a odio razzismi antisemitismo serpeggiante violenza anche nel linguaggio pulsioni neofasciste che avvelenano la civile convivenza .Una cosa molto semplice. Di difficile comprensione per gli abitue' della politica politicante di partiti vecchi dentro . C'e'allora chi si erige a giudice accusandoli di non fare proposte di non essere l'ennesimo partito o meglio il loro partito o anche partitino .
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L'infallibilità del metodo Casaleggio e la piattaforma Rosseau
Scritto da Antonio CaputoSarebbe un colpo al metodo Rousseau e al mito fiabesco o forse grottesco della sua inffallibilita' in chiave Casaleggio della democrazia da lui e altri definita come "diretta" tramite la sua piattaforma .
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Non sono mai stata comunista
Scritto da Antonio Caputo"Non sono mai stata comunista "dice l'ineffabile Boldrini che,per tale ragione non canta Bandiera rossa . Buono a sapersi. Peccato che non l'abbia detto quando Vendola (leader di Rifondazione comunista )la estrasse dal cilindro facendola nominare in parlamento col porcellum,né quando andò con LeU per farsi nominare col rosatellum ( non trovando posto nelle liste renziane del pd),mentre ora si scinde per andare nel PD con un occhio rivolto a Italia viva di Renzi il cui referendum voto '. Incoerenza?No.
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Fermiamo la Turchia. Fermiamo questi assassini.
Scritto da Luigi VillaniCommenta per primo!Amministratore di Democrazia e Legalità
Editoriale
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Alle radici della sanità privata in Lombardia.
Scritto da Elio VeltriSanità: gli apprezzamenti frequenti al sistema sanitario li condivido ed essendomi occupato di questo problema sia in Consiglio regionale della Lombardia che in Parlamento voglio raccontare alcuni episodi che a suo tempo ho sollevato e denunciato, diffusi in tutto il paese, con corruzione in molte regioni, privatizzazione crescente dei servizi, infiltrazioni mafiose. Ricordo che la legge di riforma sanitaria che ha istituito il servizio sanitario nazionale è stata approvata nel 1978 e fortemente voluta dai socialisti e da Aldo Aniasi , ministro della sanità nei governi Cossiga e Forlani e poi varata da Tina Anselmi ministro del governo Andreotti. Il modello al quale avevano guardato i socialisti era il National Health Service inglese di netta impostazione laburista. Nell’attuale tragedia la legge viene molto apprezzata, ma negli anni non è stata difesa da tutte le ferite inferte che di fatto hanno determinato una consistente privatizzazione del servizio.
Comunicati Stampa
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Riforme istituzionali: quali priorità?
Nel suo discorso programmatico il Presidente Conte ha ribadito l’intenzione di “chiedere l'inserimento nel primo calendario utile della Camera dei deputati del disegno di legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari – precisando che- questa riforma dovrà essere affiancata da un percorso volto a incrementare le garanzie costituzionali e di rappresentanza democratica, anche favorendo l'accesso democratico alle formazioni minori e assicurando, nello stesso tempo, il pluralismo politico e il pluralismo territoriale. In particolare, occorrerà avviare un percorso di riforma quanto più possibile condiviso del sistema elettorale, avviando contestualmente un percorso per incrementare le garanzie costituzionali, di rappresentanza democratica, assicurando il pluralismo politico e territoriale.” Non è accettabile l’idea che prima di tutto debba procedersi alla riduzione dei parlamentari per poi passare in un secondo momento a delineare un nuovo sistema elettorale e procedere ad ulteriori modifiche della Costituzione In realtà non esiste nessuna ragione di urgenza perché la Camera provveda all’ultima e definitiva votazione di una riforma che dovrebbe entrare in vigore nel 2023. Al contrario è indispensabile far precedere la riforma costituzionale da una profonda modifica della legge elettorale vigente, che va cambiata proprio per mantenere in vita le garanzie della rappresentanza politica, visto che la riduzione del numero dei parlamentari, incrementando notevolmente l’ampiezza dei collegi, accresce la distanza fra gli eletti e gli elettori. La riduzione del numero dei parlamentari renderebbe palesemente incostituzionale la legge elettorale vigente, comprimendo il pluralismo e provocando una inaccettabile distorsione fra la volontà espressa dagli elettori ed il risultato in termini di seggi. Per mantenere viva la rappresentanza “assicurando il pluralismo politico e territoriale”, l’unica strada è quella di adottare un sistema elettorale proporzionale, che garantisca ai cittadini l’eguaglianza nell’espressione del voto e la libertà di scegliersi i propri rappresentanti e quindi non e' accettabile raddoppiare di fatto l’attuale soglia di accesso alla Camera. E’ inaccettabile il rilancio del maggioritario, propugnato da voci, pur autorevoli, del centro sinistra. L’introduzione in Italia di sistemi maggioritari, a partire dal 1994 è stata fondata sulla previsione dell’avvento di un sistema politico fondato sul bipolarismo. Le elezioni del 2013 hanno squarciato la camicia di forza del bipolarismo imposta al popolo italiano, dimostrando che il pluralismo politico non può essere soffocato con artifici elettorali. Insistere nella pretes
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comunicato stampa per l'elezione a parlamentare europeo di Franco Roberti
COMUNICATO STAMPA
Democrazia e Legalità si congratula con Franco Roberti eletto al parlamento europeo nella circoscrizione del Sud con quasi 149 mila voti di preferenza. Democrazia e Legalità aveva dato indicazione a votarlo avendo deciso, per questa tornata elettorale, di “puntare” sugli uomini piuttosto che sui simboli, e in questo caso aveva valutato positivamente la sua candidatura. Alla sua elezione abbiamo contribuito e ne siamo fieri.
Vogliamo essere certi che Franco Roberti possa dare un ottimo contributo nell’ambito delle decisioni del parlamento europeo alla lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo, essendosene occupato maggiormente nel corso della sua carriera di magistrato ed essendone diventato uno dei maggiori esperti italiano.
Abbiamo sempre sostenuto che la criminalità organizzata e il terrorismo si combattono meglio a livello europeo e planetario considerato che le organizzazioni mafiose e terroristiche si sono purtroppo globalizzate. Per combattere questi cancri servono istituti europei e un’organizzazione adeguata comune nei vari paesi che vi hanno aderito.
A Franco Roberti va il nostro augurio di buon lavoro.
Roma 30/05/2019
Luigi Villani
Bacheca
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Democrazia e Legalità aderisce alla proposta di legge contro la propaganda fascista
Democrazia e Legalità aderisce alla proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e Nazismo e la vendita e la produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti.
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Avvenimenti